Come sanificare o igenizzare il legno del pallet per uso alimentare

by Uomo di casa

In questo articolo prenderemo in considerazione come far igenizzare o sanificare il pallet in modo da farlo diventare per uso alimentare. Ovviamente questi passaggi si possono usare per tutti i tipi di legno. Stagionati o no.

La sanificazione è un argomento molto scottante. I consigli che vi do in questo articolo vogliono essere una linea guida per capire come pulire a fondo il legno ed essere sicuri che tutti i batteri nocivi siano stati rimossi. La nostra salute viene prima di ogni cosa e non vorremmo mai utilizzare qualcosa non perfettamente pulito e sanificato.

Se volete potete guardare il video qui sotto dove spiego passaggio per passaggio come fare. Comunque per questo particolare argomento ho pensato di scrivere integralmente tutti i passaggi indicati nel video, magari con qualche spiegazione in più.

 

Come sanificare il legno del pallet per renderlo per uso alimentare

Ora vado a descrivervi i singoli passaggi modo che se volete eseguirli uno per uno non siate costretti a tenere aperto il video ma potete leggerli o addirittura stamparli, anche se sono molto semplici:

 

Fase 1 - Provenienza

Questo non è poprio un passaggio è più una consapevolezza. Quando ci mettiamo a lavorare sul un pezzo di legno, sia esso proveniente da pallet o meno, dobbiamo essere sicuri della sua provenienza. Cosa c’era sopra? Per caso gli sono caduti sopra degli agenti chimici? Da dove proviene?

Queste sono tutte domande che dobbiamo farci prima. Perchè sapere queste cose è importantissimo? Perchè sapere queste cose ci aiuta a farci un’idea di quanta sporcizia può aver “raccolto” il legno.

Se usate un pallet sarebbe meglio prendere le assi sopra piuttosto che quelle sotto a contatto con il terreno…queste sono cose ovvie, ma per amore dell’argomento vanno dette.

Fase 2 - Pulizia preliminare

Prima di iniziare a lavorare sul nostro legno dobbiamo innanzi tutto pulirlo, quindi mettiamoci con pazienza e via: acqua, sapone per i piatti… una bella lavata non ha mai fatto male a nessuno.

Una volta che l’avete lavato bene dovete farlo asciugare: 24 ore dovrebbero essere sufficienti. Se riuscite a non metterlo al sole sarebbe meglio (il sole fa cambiare colore al legno) ma se è al sole non importa.

Fase 3 - Incollaggio

Questo è un momento molto delicato della nostra pulizia. Ma potrebbe non essere fondamentale se non dovete incollare il pezzo di legno che state igenizzando. Ma se avete intenzione di creare qualcosa unendo più tavole magari prese da un pallet dovete per forza trovare una colla atossica.

 

Non è difficile trovare una colla per legno atossica, il difficile è trovarla resistente all’acqua. Infatti moltissime delle colle atossiche per legno non sono resistenti all’acqua.

Nelle mie ricerche io ho trovato solo una colla resistente all’acqua e atossica. La Titebond 2 che come potete vedere dal retro della confezione è garantita dall’ FDA (Federal Drugs Administration) americana come atossica per uso indiretto sul cibo.

Ora noi non la useremo ovviamente al posto della maionese, ma con questa colla siamo sicuri di non intossicarci se la parte incollata viene a contatto con il cibo.

 

Fase 4 - Levigatura

Ora arriva il momento di fare un po’ di polvere. Dobbiamo togliere 1 o 2 millimetri dalla superficie del nostro legno. Io ho usato un flessibile con un disco abrasivo (grana 60) ma potete usare tranquillamente una pialla elettrica o manuale.

Dopo questa fase bisogna continuare a levigare con una grana fine (io ho usato prima 120 poi 240) per far diventare liscio il nostro legno.

Se volete farlo diventare un tagliere potete anche fargli quello che in gergo viene chiamato “bisello”. La bisellatura consiste nello stondare l’angolo del tagliere. Verrà più bello e non avrà l’angolo vivo.

Fase 5 - Lavaggio con aceto e bicarbonato

Ora passiamo alla nostra igenizzazione vera e propria con aceto e bicarbonato. Qui abbiamo poco da dire… pazienza, aceto e bicarbonato… e un po’ di olio di gomito.

Fase 6 - Lavaggio con acqua ossigenata

Anche qui abbiamo poco da dire a parte il fatto che sarebbe meglio usare dell’acqua ossigenata da 36 volumi in su.

Fase 7 - Fititura ad olio

Una volta completato il nostro lavaggio e una volta che il legno si sarà asciugato possiamo passare il nostro olio di finitura sul legno.

Se intediamo usare spesso il nostro tagliere, dell’olio di semi va benissimo. Dobbiamo dire che l’olio di semi tende a marcire non a cristallizzare quindi di solito per il legno non va bene, ma in questo caso specifico con l’uso frequente che ne faremo va benissimo in quanto è alimentare e lo laveremo insieme al tagliere… infatti dovremmo rimetterlo molto spesso se vogliamo che il nostro tagliere ci duri.

Se invece non vogliamo usare spesso il nostro oggetto possiamo usare l’olio di vasellina purissimo che non asciuga mai e proteggerà il nostro tagliere, ma anche questa andrà rimessa una volta lavato.

Una terza opzione è l’olio di lino crudo. Questo una volta asciugato cristallizzerà e ci sarà un protettivo naturale per il nostro tagliere o altro oggetto che sia ma state attenti, leggete attentamente che non ci siano agenti chimici all’interno dell’olio di lino crudo… non dovrebbero ma a volte capita.

Il nostro articolo è finito, qui sotto i link dei 2 oli citati

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