Agricoltura biologica: cosa pensate sentendola nominare? Pensate che sia un ritorno a un’agricoltura antica e sorpassata? No, al contrario è un’agricoltura più scientifica e basata sui fatti e rispettosa dei cicli naturali.
Per chi fa agricoltura convenzionale l’agricoltura biologica è solo un’utopia perché secondo molti è impossibile sfamare tutta la popolazione mondiale senza pesticidi e concimi di sintesi. In realtà possiamo notare da noi stessi che nei paesi occidentali c’è uno spreco di cibo e sempre più persone che soffrono di obesità e abbondano diete prevalentemente iperproteiche che accentuano i problemi di inquinamento causati dagli allevamenti intensivi e per contro nei paesi in via di sviluppo continuano a persistere i problemi causati dalla malnutrizione.
Sfatato il mito della mancanza di cibo causato dall’agricoltura biologica possiamo passare al vantaggio di questo tipo di agricoltura per quanto riguarda l’inquinamento da pesticidi che sta causando un aumento di tumori e malformazioni fetali anche a decine di km di distanza da dove vengono usati a causa della microderiva, senza parlare dei residui nei cibi, non solo vegetali perché in parte sono trasferiti dai foraggi mangiati dagli animali al latte e ai formaggi. Tra i vegetali dove si riscontra un contenuto di residui di pesticidi superiore ai limiti previsti dalla legge possiamo annoverare le insalate, le fragole e le mele.
È quindi preferibile che ognuno di noi provi a effettuare questo tipo di agricoltura perché oltre ciò che abbiamo detto un orto biologico costa meno e permette una maggiore autosuffienza, riduce i consumi energetici ed è inoltre più vario e allegro di un orto convenzionale. Se non avete un terreno comprate ove possibile alimenti Bio.
Ma in parole semplici in cosa consiste l’agricoltura biologica?
Non è solo un metodo produttivo ma è uno stile di vita che ci porta ad avere più rispetto dell’ambiente che ci circonda e a studiarlo in modo da capire quali equilibri esistono tra i vari organismi e a supportarlo invece che cercare di distruggere l’ambiente naturale e sostituirlo con uno completamente artificiale in modo da non incontrare variabili che non conosciamo (perché non ci siamo presi il tempo di studiarle).
Questo non vuol dire che l’agricoltura biologica sia più complicata e pesante, al contrario lo studio della natura ci permette di farla lavorare al posto nostro.
Passiamo alla parte pratica, come fare agricoltura biologica :
- Aumentare la biodiversità introducendo nuove specie selvatiche o coltivate (il contrario dell’agricoltura convenzionale che coltiva monocolture su grandi appezzamenti di terreno) che possono servire come piante medicinali o commestibili
- Allestire microhabitat per favorire la presenza dei naturali antagonisti dei parassiti delle piante (che lavorano al posto nostro senza l’uso di pesticidi dannosi)
- Uso moderato di prodotti rameici, zolfo o propoli per prevenire le malattie fungine
- Migliorare la qualità del terreno (così come è più auspicabile migliorare il sistema immunitario di una persona piuttosto che imbottirlo di medicinali per evitare che si ammali)
- Riciclare la sostanza organica in modo da chiudere il ciclo naturale dei vegetali, così che gli scarti di cucina diventino una ricchezza
- Consociate le piante in modo che si proteggano a vicenda
- Costruire un buon sistema di irrigazione che preveda l’uso dell’acqua piovana ed eviti gli sprechi idrici (esempio irrigazione a goccia)
- Coltivare le piante partendo dal seme così da renderle più adattabili e resistenti e se possibile conservare i semi per l’anno seguente selezionando le piante migliori